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Nell’anno oggetto del rapporto la Svizzera ha preso parte a negoziati, attività e programmi internazionali a vari livelli, riconfermandosi come un partner molto ascoltato proprio grazie alle esperienze acquisite in relazione all’agricoltura multifunzionale e alle conoscenze nei settori della filiera agroalimentare sostenibile. Sulla base di ciò, sono state approfondite ulteriormente le relazioni commerciali. L’impegno costante della Svizzera nell’ONU e nello specifico nella FAO è molto apprezzato dai Paesi partner. Negli ultimi anni, in seno all’ONU, la Svizzera si è impegnata attivamente nello sviluppo dell’Agenda 2030 partecipando all’elaborazione dei 17 obiettivi per uno sviluppo sostenibile (OSS – Sustainable Development Goals, SDGs). In tale contesto, a luglio 2018 ha potuto presentare all’ONU di New York il rapporto sullo stato di attuazione dell’Agenda 2030 in Svizzera. Si è inoltre impegnata in maniera particolare per i sistemi alimentari sostenibili nella guida del 10-Year Framework of Programmes (10YFP)/One Planet Network.

Per quanto concerne molti altri importanti temi, come la biodiversità, la sicurezza alimentare e la detenzione sostenibile di animali da reddito, la Svizzera partecipa attivamente allo sviluppo di condizioni quadro normative e si distingue per il suo impegno, in particolare in diversi organi della FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura). Tale impegno resta importante viste le cifre sulla fame nel mondo di nuovo in aumento negli ultimi tre anni.

Nel settore delle relazioni commerciali sono stati compiuti notevoli progressi. L’accordo con l’Unione europea è stato modificato a livello tecnico. L’UE ha avviato i lavori in vista della pianificazione della Politica agricola comune (PAC) per gli anni 2021 – 2027. Essa contempla nove obiettivi e mira a una maggiore flessibilità e semplificazione, a un’impostazione più mirata del sostegno, a maggiori ambizioni nella protezione dell’ambiente e del clima nonché a un utilizzo maggiore di conoscenze e innovazioni.

Finora i rapporti con il Regno Unito erano disciplinati nell’ambito dell’accordo della Svizzera con l’UE. Con la dichiarazione formale di uscita del Regno Unito, nel marzo 2017 è iniziato un periodo di due anni per i negoziati con l’UE su un contratto di uscita, che la Svizzera segue con attenzione poiché il Regno Unito è un suo importante partner commerciale e l’uscita potrebbe avere ripercussioni anche sulle relazioni agricole con il nostro Paese, come nel caso delle questioni relative all’igiene delle derrate alimentari o all’importo dei dazi. Se la legislazione britannica rimarrà equivalente a quella europea, anche i rapporti con la Svizzera resteranno sostanzialmente immutati. La situazione sarebbe diversa se si optasse per la cosiddetta «Hard Brexit»: in questo caso l’impostazione delle nuove relazioni commerciali potrebbe rivelarsi particolarmente ardua.

La conferenza dei ministri dell’OMC tenutasi a dicembre 2017 ha evidenziato che l’immobilismo è definitivamente superato e la conclusione di un intero pacchetto risulta sempre più difficile. I negoziati per norme commerciali globali tra più di 160 membri sembrano essere una sfida troppo grande. Per questo motivo, alcuni di essi optano sempre più per soluzioni plurilaterali o bilaterali per superare la fase di stallo verso la prossima era multilaterale. Visti i mancati risultati sostanziali alla conferenza dei ministri, per molti membri il lavoro nel regolare comitato agricolo dell’OMC assume una valenza ancora maggiore. In quanto fautrice del sistema multilaterale, la Svizzera continua a partecipare attivamente a tutte le discussioni nell’ambito dell’OMC. Sebbene nella scorsa conferenza dei ministri dell’OMC non sia stato possibile giungere a una conclusione sul disciplinamento del sostegno interno con effetti distorsivi sul commercio, per molti Stati membri questo resta un tema centrale. Per l’ulteriore sviluppo dell’OMC è pertanto decisiva la posizione degli USA e dei grandi Paesi emergenti.

Nell’ambito dell’AELS sono stati conclusi accordi commerciali con Filippine, Equador e Georgia. I negoziati con India, Indonesia, Malesia, Vietnam e MERCOSUR (Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay) sono ancora in corso.

Krisztina Bende, Settore Relazioni commerciali
Alwin Kopse, Settore Affari internazionali e sicurezza alimentare

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