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A settembre 2017 il Consiglio federale ha varato il Piano d’azione sui prodotti fitosanitari. Nella prima fase di attuazione è stato posto l’accento sulla riduzione dell’utilizzo di prodotti fitosanitari (PF) e sulla protezione dei corsi d’acqua. A un anno dal varo del Piano sono già state introdotte 6 delle 51 misure previste. Di queste, 3 riguardano la protezione dei corsi d’acqua. Per altre 37 misure sono stati avviati i lavori in vista del vaglio o dell’attuazione.

Per ridurre le applicazioni di PF, dal 2018 sono versati nuovi contributi nella frutticoltura, nella viticoltura e nella coltivazione di barbabietole da zucchero che prevedono un impiego ridotto di PF. Inoltre nel 2019 sarà introdotto un contributo per la rinuncia agli erbicidi e la loro riduzione nelle colture su superfici coltive aperte, quale complemento ai contributi esistenti a favore della produzione estensiva per la rinuncia a insetticidi e fungicidi. Nel suo programma di lavoro Agroscope ha posto l’accento sulla protezione sostenibile dei vegetali. A medio termine la difesa fitosanitaria integrata va intensificata e altri utilizzi di PF sostituiti mediante metodi alternativi. Per limitare ulteriormente l’utilizzo non professionale, a fine 2018 sarà pubblicato un elenco dei PF di cui è ammesso questo utilizzo.

Da diverse analisi condotte in questi ultimi anni è emerso che i piccoli ruscelli in regioni caratterizzate da un intenso sfruttamento agricolo possono essere compromessi dalle immissioni di PF. Stando a queste analisi, in particolare i principi attivi con un elevato potenziale di dilavamento non adempiono i criteri di qualità. Tramite nuove istruzioni, nel 2018 sono state introdotte prescrizioni d’uso supplementari per ridurre il dilavamento. In questo contesto le autorizzazioni dei prodotti interessati verranno verificate e, laddove necessario, integrate con le nuove prescrizioni d’uso. Per sostenere i contadini a livello dell’attuazione, Agridea ha stilato i relativi promemoria. Accanto al dilavamento, anche i sistemi d’evacuazione delle acque dai piazzali delle aziende sono importanti fonti d’immissioni. Per ridurle, dal 2017 si promuovono sistemi di lavaggio delle parti interne dei serbatoi per una pulizia delle irroratrici direttamente sul campo e dal 2018 la costruzione di piazzali per il lavaggio conformi. L’Associazione svizzera per gli apparecchi e le tecniche agricole (ASATA) offre consulenza agli agricoltori nell’ambito dei controlli obbligatori delle irroratrici, affinché sappiano come riempirle e pulirle in modo da proteggere le acque superficiali. Dall’anno prossimo lo stoccaggio di PF e il piazzale per il lavaggio dovranno essere maggiormente considerati nei controlli periodici previsti nelle aziende dal diritto sull’agricoltura (PER, programmi nell’ambito dei pagamenti diretti). Già dal 2014 è sussidiato l’acquisto di apparecchi per una tecnica d’applicazione precisa (tra cui la tecnica d’irrorazione della pagina inferiore della foglia e di irroratrici dotate di sistema antideriva). Questo sostegno sarà prorogato fino al 2021.

L’UFAG pubblica annualmente i volumi delle vendite di PF in Svizzera. Da più parti è stato auspicato che questi dati fossero forniti per ogni singolo principio attivo. La richiesta è stata accolta e per ogni principio attivo sono stati pubblicati i dati relativi alle vendite degli ultimi dieci anni. È stata inoltre stilata una lista con le concentrazioni di metaboliti di PF nelle acque sotterranee calcolate sulla base di modelli. Ciò permette ai Cantoni di individuare in modo mirato determinati metaboliti mediante le analisi delle acque sotterranee.

La fase di attuazione del Piano d’azione ha avuto un inizio promettente, considerate le misure già realizzate. Oltre all’ulteriore sviluppo delle misure restanti, è fondamentale sostenere l’attuazione a livello di singole aziende agricole per il conseguimento degli obiettivi prefissati.

Jan Wäspe, UFAG, Settore Protezione fitosanitaria sostenibile, jan.waespe@blw.admin.ch

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